La ragade anale può beneficiare da una corretta terapia medica o
chirurgica. Nei casi in cui il dolore sia sopportabile e dopo
appropriata visita proctologica (onde escludere la presenza di altre
patologie), si può eseguire, per alcune settimane, la terapia medica, in
genere a base di lassativi di volume (ammorbidenti fecali), pomate a
base di trinitroglicerina allo 0,2% od allo 0,4%, pomate a base di
nifedipina, etc. Nei casi, invece, in cui il dolore sia insopportabile e
si decida di procedere con urgenza, o nei casi in cui la terapia medica
non abbia ottenuto alcun risultato, si deve procedere ad intervento
chirurgico. Questo, in genere, consiste nella sfinterotomia laterale
interna, ossia nella sezione controllata, di minima dello sfintere anale
interno. Ne deriva la risoluzione dell’ipertono anale e la quasi
immediata scomparsa della sintomatologia dolorosa. La ragade guarirà
quindi nel corso delle settimane successive, non dando, nel frattempo, quasi più alcun segno di sè.